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venerdì, giugno 17, 2016

Farmaci & Estate: la guida AIFA

Nella stagione estiva le alte temperature, l'elevato tasso di umidità e la maggior intensità dei raggi ultravioletti possono incidere sull'integrità, l'efficacia e la sicurezza dei #farmaci e quindi sui loro effetti sull'organismo. L'Agenzia Italiana del Farmaco (#AIFA) ci suggerisce alcuni accorgimenti che contribuiscono a farci trascorrere un'estate serena, al riparo da spiacevoli inconvenienti.



Un paio di regole per iniziare...
  1. Non assumere un farmaco che ci sembra abbia un aspetto diverso dal solito o che presenti dei difetti (presenza di particelle solide in sospensione o sul fondo, cambio di colore o odore, modifica di consistenza), senza aver consultato il medico o il farmacista. Teniamo comunque presente che non sempre l'aspetto, l'odore o il colore rivelano se si è verificata un'alterazione, per cui è fondamentale conservare sempre in modo corretto il farmaco.
  2. Nel caso di un farmaco presente in diverse forme farmaceutiche ed in assenza di specifiche #controindicazioni (ad esempio la difficoltà di deglutizione) preferiamo sempre le formulazioni solide. Le formulazioni liquide sono in genere maggiormente sensibili alle alte temperature.

Conservare i farmaci in estate.
  • Il foglietto illustrativo del farmaco indica le modalità di #conservazione corrette. Qualora queste non siano specificate, conserviamo il medicinale in luogo fresco ed asciutto ad una temperatura inferiore ai 25°.
  • Se esponiamo i medicinali per un tempo esiguo (una o due giornate) a temperature superiori a 25° non ne pregiudichiamo le qualità, ma per un tempo più lungo ne riduciamo considerevolmente la data di scadenza. Se invece la temperatura di conservazione è specificatamente indicata, non rispettarla potrebbe addirittura renderli dannosi per la salute. Questo è particolarmente importante per alcuni farmaci d'emergenza che includono: antibiotici, farmaci adrenergici, insulina , analgesici, sedativi.
  • Se soffriamo di una patologia cronica come il diabete o di una malattia cardiaca, un'alterazione di una dose di un farmaco fondamentale, come l'insulina o la nitroglicerina, può essere rischiosa. Prestiamo particolare attenzione anche agli antiepilettici e agli anticoagulanti. Piccole modificazioni in farmaci come questi possono fare una grande differenza per la nostra salute. Alcune alterazioni che possono verificarsi in antibiotici e/o aspirina potrebbero causare danni ai reni ed allo stomaco.
  • Se utilizziamo farmaci spray, non esponiamoli al sole o a temperature elevate, inoltre utilizziamo contenitori termici per il loro trasporto.
  • Non conserviamo in luoghi umidi o eccessivamente caldi le strisce per i test diagnostici, come ad esempio quelle utilizzate per verificare il livello di zucchero nel sangue, per la gravidanza o l'ovulazione, poiché sono estremamente sensibili all'umidità.
  • I farmaci per la tiroide, i contraccettivi ed altri medicinali che contengono ormoni sono particolarmente sensibili alle variazioni termiche. Conserviamoli in ambienti freschi ed a temperature costante.
In viaggio.
  • Non utilizziamo lo stesso contenitore per farmaci diversi per risparmiare spazio in valigia: potremmo avere poi difficoltà a riconoscere la data di scadenza, la tipologia di farmaco ed il dosaggio.
  • Se dobbiamo affrontare un lungo viaggio in auto, trasportiamo i farmaci nell'abitacolo condizionato e/o in un contenitore termico. Evitiamo invece il bagagliaio che potrebbe surriscaldarsi eccessivamente.
  • Ricordiamo che i farmaci a base di #insulina vanno conservati in frigorifero. In caso di lunghi #viaggi o se abbiamo necessità di tenerli in auto per emergenza, conserviamoli in un contenitore sicuro che li mantenga alla giusta temperatura.
  • Se dobbiamo spedire dei medicinali scegliamo sempre le compresse o comunque le forme solide.
Farmaci e sole.
  • Alcuni farmaci possono causare reazioni da fotosensibilizzazione (reazioni fototossiche o fotoallergiche che solitamente sono costituite da manifestazioni cutanee come dermatiti, eczemi, etc.) a seguito dell'esposizione al sole. Controlliamo attentamente le istruzioni in caso di assunzione di: antibiotici (tetracicline, chinolonici), sulfamidici, contraccettivi orali, antinfiammatori non steroidei (FANS), prometazina.
  • Evitiamo l'esposizione al sole, compreso il solarium, dopo l'applicazione di gel e cerotti a base di ketoprofene (fino a due settimane dopo il trattamento) o creme a base di prometazina, queste ultime spesso utilizzate per le punture d'insetto o le allergie cutanee. In caso, laviamo accuratamente la zona interessata, in modo da evitare la comparsa di macchie o di vere e proprie ustioni. Per tutti gli altri medicinali in forma di gel o crema verifichiamo sempre la compatibilità con l'esposizione solare.
  • Non utilizziamo intorno agli occhi prodotti che con il calore potrebbero entrare a contatto con la superficie oculare (creme o pomate non idonee all'uso oftalmico).
Effetti avversi dei farmaci durante la stagione calda.
I farmaci possono:
  • compromettere direttamente i meccanismi centrali e periferici della termoregolazione, ad es. i farmaci antipsicotici possono interferire con il controllo centrale della temperatura corporea.
  • Compromettere le vie nervose sensitive e motorie e causare sudorazione o vasodilatazione cutanea.
  • Compromettere la gittata cardiaca (il volume di sangue che i due ventricoli riescono ad espellere in un minuto) e in tal modo l'eliminazione del calore.
  • Aggravare le patologie da calore, ad es. i vasodilatatori, che includono nitrati (antianginosi) e bloccanti dei canali del calcio (antipertensivi ed antianginosi) possono peggiorare l'ipertensione in pazienti vulnerabili. 
L'esposizione al caldo può:
  • aumentare la tossicità e/o ridurre l'efficacia dei farmaci, ad es. la tossicità dei farmaci con un limitato indice terapeutico, come digossina e litio.
  • Aumentare o causare disidratazione e cambiamenti nella distribuzione del volume del sangue. La risposta termoregolatoria può influenzare le caratteristiche cinetiche, l'assorbimento e l'escrezione dei farmaci e quindi la loro attività farmacologica.
Il caldo può provocare l'abbassamento della pressione anche in soggetti ipertesi, pertanto la terapia dell'ipertensione arteriosa (ACE inibitori in associazione o meno con diuretici, sartani, calcio antagonisti, diuretici, beta bloccanti, bloccanti dei recettori alfa adrenergici) e di altre malattie cardiovascolari potrebbe richiedere un riadattamento da parte del medico o dello specialista nel periodo estivo. Teniamo presente che le terapie in corso non vanno mai sospese autonomamente e che è opportuno effettuare un controllo più assiduo della pressione arteriosa.

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